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dai GIORNALI di OGGIFinora è la stima peggiore per quanto riguarda l'Italia Cgil: Un milione di disoccupati in più Pil in calo del 4% in tre anni: nel 2008 diminuzione dell'1% e ribasso nel 2009 superiore al 3% 2009-03-14 |
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CORRIERE della SERA
per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.corriere.it2009-03-14 Finora è la stima peggiore per quanto riguarda l'Italia Cgil: Un milione di disoccupati in più Pil in calo del 4% in tre anni: nel 2008 diminuzione dell'1% e ribasso nel 2009 superiore al 3% L'azienda Metalli Preziosi di Paderno Dugnano (Mi) è a rischio chiusura: sono 130 gli operai senza stipendio da tre mesi (Fracchia) L'azienda Metalli Preziosi di Paderno Dugnano (Mi) è a rischio chiusura: sono 130 gli operai senza stipendio da tre mesi (Fracchia) ROMA - La flessione dell'occupazione in Italia, stima Ires-Cgil, dovrebbe portare a un tasso di disoccupazione del 10,1% nel 2010. nel 2009 il tasso dovrebbe salire al 9,3% dal 7,4% del 2008. Nel triennio 2008-2010 ci sarà oltre un milione di disoccupati in più. PIL - Proseguono al ribasso anche le stime del prodotto interno lordo (Pil) dell'Italia. Secondo Ires-Cgil, nel triennio 2008-2010 il Pil italiano potrebbe scendere del 4%. Per il centro studi il dato deriva da un calo dell'1% nel 2008 e da un drastico ribasso del Pil nel 2009 che dovrebbe superare il 3%. Nel 2010 la diminuzione dovrebbe ridursi a -0,1%. La stima dell'Ires-Cgil è peggiore della più pessimistica stima fatta dal Res, che nel triennio prevede un calo totale del 3,4%, derivante da una riduzione del Pil dello 0,8% nel 2008, -2,5% nel 2009 e -0,1% nel 2010. STIME - Il governo italiano lo scorso 6 febbraio aveva diffuso una previsione per il 2009 di -2%, abbassato dal +0,5% dello scorso 29 settembre. Per il 2009 il calo del prodotto interno lordo calcolato dai diversi istituti economici e istituzioni europee varia dunque da un -1% dell'Ocse a oltre il 3% dell'Ires. Per la Commissione europea, ricorda la Cgil, il calo del Pil nel 2009 dovrebbe essere del 2,1%, per il Cer dell'1,9% e per il Fmi del 2,1%. Il 10 febbraio la Confindustria aveva previsto un calo del 2,5%.
16 marzo 2009 |
REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it/2009-03-14 Le previsioni del Centro studi del sindacato sul triennio 2008-2010 "Alla fine i disoccupati saranno un milione di più rispetto al 2007" Crisi, la Cgil vede nero "Nel 2009 Pil a -3%" Crisi, la Cgil vede nero "Nel 2009 Pil a -3%" Manifestazione di precari ROMA - Nel triennio 2008-2010 il Pil italiano potrebbe scendere del 4%. E' quanto calcola l'Ires-Cgil secondo la quale il dato deriva da un calo dell'1% nel 2008 e da un drastico ribasso del Pil nel 2009 che dovrebbe superare il 3%. Nel 2010 la diminuzione dovrebbe ridursi ad un -0,1%. La flessione dell'occupazione in Italia dovrebbe portare ad un tasso di disoccupazione del 10,1% nel 2010. E' quanto stima l'Ires-Cgil secondo la quale nel 2009 il tasso dovrebbe salire al 9,3% dal 7,4% del 2008. La crisi, ha spiegato Agostino Megale, responsabile del Centro studi, "già manifestatasi sul finire del 2008, tenderà ad acuirsi nel 2009 e potrebbe avere effetti sull'occupazione anche nel 2010". Secondo l'ires-cgil, nel 2010 "il numero dei disoccupati aggiuntivi potrebbe attestarsi a oltre un milione di unità rispetto al 2007 e a oltre 690mila rispetto al 2008", attestandosi a 2.547.000 di disoccupati contro 1.506.000 del 2007 e 1.854.000 dello scorso anno. Il Pil, invece, dovrebbe registrare un -1% nel 2008, -2,9% nel 2009 e -0,1% nel 2010, pari al - 4% nel triennio. L'andamento di Pil e occupazione, avverte la Cgil, risentirà delle misure anticrisi che il governo sceglie. "La crisi è la più grave dal dopoguerra - dice Megale - e l'unico soggetto che ancora ne sottovaluta portata e impatto continua a essere il governo". Per fronteggiare la crisi, sottolinea il segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni "occorrono scelte di sviluppo, le risorse messe in campo al momento sono scarse, e occorrono tempi di intervento, intervenire troppo tardi significa non recuperare più posti di lavoro e imprese". La Cgil propone di fare una "vera riforma degli ammortizzatori sociali - dice Fammoni - ci scontriamo sempre con l'obiezione del governo che non ci sono risorse per fare le cose che noi proponiamo ma con una tassa di solidarietà per due anni per i redditi superiori ai 150mila euro, aumentando l'aliquota dal 43 al 48%, potremmo recuperare circa 1,5 miliardi l'anno" che consentirebbero di "estendere l'indennità di disoccupazione ordinaria, aumentare di circa 200 euro gli importi mensili di cigo, cigs e indennità di mobilità e ampliare la platea per il sostegno al reddito dei collaboratori". (16 marzo 2009)
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it2009-03-14 Crisi, tre proposte della Cgil per i 2 milioni e mezzo senza lavoro Nel giro di tre anni, il prodotto interno lordo italiano calerà più del 3 per cento ed entro l’anno prossimo perderanno il lavoro circa due milioni e mezzo di persone. È uno scenario tragico, ma purtroppo fondato, quello descritto dall’istituto di ricerca della Cgil, l’Ires. Calcolando infatti un calo dell'1% del Pil nel 2008, un drastico ribasso del 2009 che toccherà quota -2,5% e una discesa dello 0,1% prevista nel 2010, il nostro prodotto interno lordo arriverà a perdere il 3,4 per cento. Una contrazione che avrà ripercussioni violente sul tasso di disoccupazione: l’Ires stima che la percentuale di persone senza lavoro salirà nel 2009 al 9% e nel 2010 al 10.1%. Tradotto in numeri si tratta di una fascia che va da 2.295 milioni di persone a 2.547 milioni. La disoccupazione dilagante, purtroppo, è già cominciata: Eurostat lunedì ha calcolato che nell’ultimo trimestre del 2008 si sono già persi 600mila posti di lavoro. Di fronte a questi scenari inquietanti, la Cgil fa tre proposte, a cominciare dalla a partire dalla tassa di solidarietà da applicare a chi ha un reddito superiore ai 150 mila euro l’anno. Con quei soldi, che il sindacato stima in 1,7 miliardi di euro, si potrebbe estendere l'indennità di disoccupazione ordinaria, sostenere il reddito dei collaboratori ed ampliare gli importi massimi mensili di cassa integrazione ordinaria e straordinaria e delle indennità di mobilità. 16 marzo 2009
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il SOLE 24 ORE per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.ilsole24ore.com2009-03-14 Cgil, Pil 2009 in calo oltre il 3%, disoccupazione al 9% 16 marzo 2009 Articoli Correlati - versione beta Istat, Pil in calo dell'1% nel 2008. Deficit/Pil al 2,7% Giappone: il Pil crolla del 12,7%. Peggior calo da 35 anni Confindustria: è in arrivoun biennio di recessione Germania, nel 2009 crescita -2%e deficit-Pil al 3 per cento La produzione industriale crolla. Italia in recessione tecnica Nel triennio 2008-2010 il Pil italiano potrebbe scendere del 4%. È quanto calcola l'Ires-Cgil secondo la quale il dato deriva da un calo dell'1% nel 2008 e da un drastico ribasso del Pil nel 2009, che dovrebbe superare il 3%. Nel 2010 la diminuzione dovrebbe ridursi ad un -0,1%. La flessione dell'occupazione in Italia dovrebbe portare a un tasso di disoccupazione del 10,1% nel 2010, stima ancora l'Ires-Cgil, mentre nel 2009 il tasso dovrebbe salire al 9,3% dal 7,4% del 2008. La stima dell'Ires-Cgil è peggiore della più pessimistica stima fatta dal Res che nel triennio prevede un calo totale del 3,4%, derivante da una riduzione del Prodotto interno lordo dello 0,8% nel 2008, del -2,5% nel 2009 e del -0,1% nel 2010. Per il 2009 il calo del Pil calcolato dai diversi istituti economici e istituzioni europee varia dunque da un -1% dell'Ocse al -2,5% del Res e all'oltre 3% del Ires. Per la Commissione europea, ricorda la Cgil, il calo del Pil nel 2009 dovrebbe essere del 2,1%, per il Cer dell'1,9% e per il Fmi del 2,1%. . 16 marzo 2009 |
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